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  • Immagine del redattorePaolo Mirri

Di quale tipo di psicologo ho bisogno?

Aggiornamento: 2 ago 2021

In questo breve articolo parliamo di quali sono le domande che ti puoi fare se senti di aver bisogno di uno psicologo ma sei indeciso su quale tipo di percorso intraprendere.

Voglio fare una dovuta premessa: già il fatto di farsi questa domanda è un grande passo avanti, vuol dire che si sta già contemplando questa possibilità e ci si rende conto che alcune cose forse dovrebbero essere prese in esame. Oppure abbiamo avuto un consiglio altrui o soffriamo di segni di sofferenza psichica che ci suggeriscono questo tipo di scelta.


Molto probabilmente però vedi che ci sono tanti tipi di psicoterapie, tanti tipi di psicologi e la cosa forse ti disorienta un po’. Voglio dirti che il fatto di avere tante correnti forse è un po’ un punto di forza, le correnti sono il tentativo di dare una forma ad un qualcosa di (per definizione) impalpabile come la mente umana. Ora ti citerò alcuni degli approcci più conosciuti delle scuole di psicoterapia, con una dovuta precisazione: sono moltissimi gli approcci in psicoterapia, ovviamente ne tralascerò molti. Ho cercato di darti un’impressione su quelli che possono essere considerati quelli più famosi, anche per aiutarti qualora avessi bisogno di uno psicologo.


La corrente Cognitivo Comportamentale


E’ la mia corrente, vi sono numerosissimi approcci all’interno, molto diversi tra loro. Alcuni sono più protocollati, altri, come il mio, decisamente meno e privilegiano più un approccio narrativo.

C’è un punto che accomuna tutti questi approcci? Si, molto probabilmente l’enfasi sulla coscienza. Il sintomo viene preso come “punta dell’iceberg” di un problema da analizzare nelle sue sfumature emotive, di pensiero e di comportamento. Il paziente viene portato ad autoesplorarsi, sia in studio che fuori ed è da questo enfasi sulla consapevolezza che poi la persona si sentirà più padrona di sé stessa.


La corrente Psicodinamica


E’ la corrente fondata da Sigmund Freud, che si è evoluta anch’essa in numerosi approcci. Si chiama psicodinamica in quanto prevede l’analisi delle forze motivazionali interne a tutti noi, coscienti e soprattutto non coscienti, le quali se entrano in conflitto portano all’esacerbarsi dei sintomi psicologici. Il terapeuta ingaggerà una relazione col paziente nuova rispetto a quelle che lui ripropone nella sua vita.


La corrente Umanistico Esistenziale


E’ una psicologia fondata, forse più di tutte, sulla peculiarità di ciascun essere umano. Negli anni ‘50 si poneva come alternativa tra la psicanalisi ed il comportamentismo. In questo approccio si considera la persona nella sua interezza come un’entità capace di autoregolarsi e, sempre di più, spingersi alla propria auto-realizzazione. L’enfasi della terapia non è tanto sul sintomo psicologico quanto sul potenziale espressivo della persona.


La corrente Sistemico Relazionale


E’ una corrente che si fonda prevalentemente sullo studio delle relazioni significative entro le quali vive e si muove il paziente. Spesso sono terapie familiari e talora i pazienti vengono condotte da due terapeuti; uno sta dietro un vetro unidirezionale e guarda la terapia, l’altro conduce il colloquio ed eventualmente viene richiamato dal supervisore per accorgimenti.


Considerazioni finali


E’ importante sottolineare che nessuno di questi approcci sia migliore o peggiore dell’altro. E’ importante la base teorica, la tecnica, è importantissima la strategia che ci si prefigge, ma cosa fa realmente la differenza in una psicoterapia? Molto probabilmente l’alleanza terapeutica, ed in questa entrano in gioco i “fattori umani” che inevitabilmente giocano un ruolo fondamentale nella psicoterapia.


Inoltre spesso un buon terapeuta segue una corrente principale, ma riesce ad integrare concetti e tecniche di altre correnti o approcci che lo possano aiutare ad essere più flessibile ed a affrontare meglio il suo lavoro col paziente.


 

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