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  • Immagine del redattorePaolo Mirri

A cosa serve la prima seduta dallo psicoterapeuta?

Aggiornamento: 2 ago 2021

Il tema della prima seduta è importante sia per i pazienti che per gli psicoterapeuti. La prima seduta psicologica è un po’ quella che sembra l'ouverture della terapia, e in un certo qual modo sì, è l’inizio di un percorso.


Tra noi psicoterapeuti abbiamo varie “scuole di pensiero” su come si gestisce una prima visita, ci sono aspetti scientifici che appartengono maggiormente al modello teorico di riferimento ed aspetti più personali. In questo articolo ti spiegherò un po’ cosa si fa in prima seduta psicologica con me nei miei studi a Livorno e Piombino. Non mi soffermerò tanto sui dettagli tecnici, che sono appannaggio della professione dello psicoterapeuta, ma su ciò che il paziente potrebbe notare in questa importante fase della terapia.


La prima visita direi che primariamente è una fase di presentazione. Quando due persone si presentano portano nel setting, ovvero nella relazione stessa, chi sentono di essere, chi ritengono di essere e chi vogliono mostrare di essere. Talora questi aspetti possono essere discrepanti fra loro.


Il primo approccio tra psicoterapeuta e paziente


Lo psicoterapeuta, rispetto al paziente, tenderà a mostrare molte meno cose, quantomeno a livello verbale. Sarà un incontro nel quale il riflettore sarà puntato sulla coppia, ma il paziente parlerà di sé stesso, quasi come se fosse davanti ad uno specchio che può fargli domande.


Il colloquio sarà diciamo orientato a capire cosa sta succedendo, a fare i primi passi per comprendere con un maggiore livello di complessità il problema. Sarà anche orientato a capire aspetti anagrafici del paziente, e quindi verrà anche stesa un’anamnesi del paziente.


Immagino poi che ci siano un po’ delle credenze non necessariamente vere o del tutto vere che si riferiscono a questa fase della terapia.


Quali sono alcune credenze sulla prima seduta psicologica?


"In prima seduta si fa una diagnosi psicologica”


Una credenza abbastanza diffusa è che in prima visita necessariamente si debba arrivare ad una diagnosi. Questo strumento è un aspetto che serve innanzitutto allo psicoterapeuta e non è detto che sia necessario comunicarlo, a meno che non venga esplicitamente richiesto. Inoltre, non è detto che con una sola seduta si possa avere un quadro esaustivo sul piano diagnostico. Fare diagnosi non vuol dire fare un puzzle di sintomi ma capire realmente il problema della persona.


In prima seduta si fanno i test”


A volte la figura dello psicologo è associata a quella dei test psicologici, e forse un po’ si pensa che la psicodiagnosi si debba fare somministrando batterie di test per avere uno sguardo “oggettivo” sulla questione. Qui gli psicologi si dividono abbastanza. Io sono tra quelli che ha somministrato pochissimi test, e mai nella prima seduta di psicoterapia. Se si somministra un test chiaramente la valutazione che ne risulterà sarà relativa al modello teorico relativo a quello strumento. Nel Costruttivismo la valutazione avviene attraverso il colloquio, non somministrando punteggi, si va maggiormente a vedere come “funziona” la persona, quali sono i suoi temi di vita prevalenti, l’inquadramento diagnostico c’è ma è spalmato nel tempo nelle prime sedute.


In prima seduta psicologica si risolvono tutti i problemi”


A volte si percepisce questa credenza e no, non è così. La psicoterapia ha una durata variabile ma è necessario tempo, la prima seduta può smuovere emozioni, a volte far capire alcune cose, ma non è nella seduta singola che si riscopre il benessere. Questo si trova nel percorso.


 

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