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  • Immagine del redattorePaolo Mirri

Che tipo di psicoterapeuta ti serve?

Scegliere il terapista giusto è il primo passo per soddisfare le esigenze del paziente ed individuare il corretto approccio scientifico.


Una domanda che si fanno in molti è questa: come scegliere uno psicologo? Effettivamente non è un tema scontato, e non ti nascondo che molti psicologi miei colleghi potrebbero avere risposte diverse dalle mie. La prima, quasi sicuramente, potrebbe essere questa:


“Lo psicologo? Lo scegli a seconda del problema che hai. Quindi, fondamentalmente, lo scegli sulla base del disturbo o della problematica che ritieni di avere.”


Puoi appunto notare come molti siti di psicologi, psicoterapeuti, di noi figure “psic”, insomma, presentino tutta una lista di problematiche o disturbi psicologici che trattano in seduta. Io non ne ho messo neanche uno. E questo perché non credo che la diagnosi vada effettuata guardando un sito su internet (vedi: autodiagnosi…sconsigliatissima!), ma penso piuttosto che il luogo per dare una forma, un nome, al proprio disagio sia all’interno di uno studio di psicoterapia.


Inoltre, uno psicoterapeuta nel suo percorso di formazione ha ampiamente studiato come trattare molti disturbi e situazioni problematiche, e tutto ciò non dico che sia la spina dorsale della sua formazione, ma sicuramente è uno degli aspetti fondamentali. Gli psicoterapeuti, quindi, dovrebbero sapersi interfacciare con molti tipi di pazienti, e sarà comunque anche lui a dirti se può prendersi carico del tuo caso.


Spunti di riflessione e consigli per scegliere uno psicologo


Ti dico quindi, secondo il mio personale punto di vista, come si dovrebbe scegliere uno psicologo; e fondamentalmente ti propongo due spunti di riflessione e un consiglio.


Parto dal consiglio e sarò molto chiaro: per queste cose scegli un professionista. Quindi uno Psicoterapeuta o uno Psicologo. Vuoi sapere meglio le differenze tra queste figure professionali? Leggi questo articolo.


Scegli un professionista qualificato, che non sia banalmente un “risolutore di problemi”, un dispensatore di consigli o di strani rimedi, ma sia una persona con un ruolo riconosciuto, uno scienziato, che possa prendere in carico una persona in tutta la sua complessità, non solo un problema.


Mi raccomando quindi: uno Psicoterapeuta o uno Psicologo.


Fatta questa dovuta premessa ti propongo i miei due spunti:


1. Il passaparola.


E’ un classico, soprattutto se non scegli il psicoterapeuta online. Chiedi al medico di base, ad un amico, a una figura che ti è vicina un consiglio su quale psicoterapeuta potresti contattare. Banale? Forse, ma non troppo. Il fatto che una persona di cui ti fidi ti consigli un professionista è già una buona referenza. Chiaramente devi tener di conto della forte soggettività del giudizio dell’altro.


2. Il senso di fiducia.


Questo aspetto è forse più importante del precedente, soprattutto se ti stai chiedendo come scegliere uno psicologo, ma online. Se scegli lo psicoterapeuta su internet, ti ritrovi da un lato inondato di siti e informazioni, dall’altro però faccia a faccia con l’immagine di un professionista che ancora non ti conosce. Con immagine intendo non solo la fotografia, ma pure tutte le informazioni che il terapeuta stesso carica sul suo sito, che concorrono a formare l’immagine professionale che ha deciso di mostrare. Ecco, questa immagine potrebbe comunicare un senso di fiducia, e questo è un buon punto dal quale partire.


Fiducia e professionalità nella scelta dello psicologo


Probabilmente però ti chiedi: sì, ma perché importante il senso di fiducia e di professionalità?


Se devi scegliere uno psicologo devi comunque interfacciarti con un’altra persona, con la quale ti impegni in una relazione psicoterapeutica. La relazione psicoterapeutica è una relazione profonda innanzitutto di cura. Nella quale un paziente chiede ad un esperto un aiuto su aspetti molto intimi della propria vita, quindi il clima di fiducia è fondamentale, ed affidarti ad una persona che ti ispira fiducia e che sai che ha un determinato percorso formativo è già un buon presupposto per intraprendere un percorso di questo tipo.


In conclusione quindi, ricapitolando, puoi chiedere a chi ti sta vicino, le referenze sono un buon punto di partenza. Però l’impatto emotivo che ti dà il terapeuta è una discriminante che devi tenere di conto, soprattutto se hai scelto di cercarlo su internet.


 

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