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  • Immagine del redattorePaolo Mirri

Quali sono le condizioni per poter fare una consulenza psicologica online e iniziare la psicoterapia

Aggiornamento: 21 feb 2022


L’arrivo della pandemia da SARS-CoV-2 ha velocizzato un processo di digitalizzazione di molte attività, fra queste anche la psicoterapia. Con il primo lockdown sono stati molti gli psicoterapeuti, me incluso, che hanno iniziato ad intraprendere anche questa strada facendo consulenza psicologica online.


La psicoterapia online ha dimostrato di essere efficace tanto quanto quella classica. Nonostante questo vi sono degli accorgimenti tecnici da considerare per poter effettuare una consulenza psicologica di questo tipo.


In questo articolo ti parlo di quelle che, secondo me, sono le condizioni tecniche necessarie per poter intraprendere una consulenza psicologica online.


Parto da un presupposto: usare piattaforme come Skype, Zoom o Whatsapp è piuttosto facile anche per chi non ne ha dimestichezza o per chi non ha chissà quali competenze digitali.


Si impara molto facilmente e, comunque, per poter fare psicoterapia online non è necessario avere particolari competenze digitali. Basta imparare (ed in genere si fa molto velocemente) a crearsi un profilo su queste piattaforme.


La consulenza psicologica online per il resto, se togliamo la presenza in studio, concettualmente non è molto dissimile dalla psicoterapia classica.


Come intraprendere un percorso di psicoterapia online


Il primo accorgimento è quello di avere una buona connessione internet.


In psicoterapia è fondamentale potersi ascoltare e guardarsi, quindi la qualità della connessione internet, in questo caso, è un fattore imprescindibile. È molto difficile, e frustrante sia per il paziente che per il terapeuta, praticare psicoterapia con problemi di rete.


Il paziente ha la necessità di essere ascoltato ed il terapeuta deve poter sentire le sue parole e guardarlo mentre parla.


E' chiaro che ascoltare il paziente vuol dire assorbire una miriade di informazioni utili per comprendere meglio chi si ha davanti e quindi per la riuscita dell’intervento.


Un altro aspetto fondamentale è la privacy.


I soggetti coinvolti nella psicoterapia devono essere soli. Questo non solo per via delle normative sulla privacy che tutelano il paziente, ma anche per aiutare la persona nella disclosure (ovvero nel parlare di sé in psicoterapia).


Ci sono molte cose che vorremmo tenere per noi e per il terapeuta, che diremmo soltanto a lui, o che non si è pronti per condividere con gli altri. La privacy quindi è un aspetto importante senza il quale non si può effettuare l’intervento.

È importante il dove si gioca l’intervento terapeutico.


Il paziente non solo deve trovarsi dove ha privacy ma è importante che si trovi in uno spazio chiuso. Stare in uno spazio aperto vuol dire avere dentro di sé l’aspettativa che possa arrivare qualcuno da un momento all’altro ed espone quindi a molte distrazioni. Questo va necessariamente ad inficiare sulla qualità del colloquio.


Conclusioni


Questi dal mio punto di vista sono i tre presupposti tecnici fondamentali per poter effettuare questo tipo di trattamento, per il resto non vi sono particolari differenze se non quelle legate alla predisposizione personale: vi sono persone che preferiscono la psicoterapia classica, altre alle quali fa poca differenza la modalità di incontro.

Ci sono addirittura molte persone che trovano, inizialmente, maggior agio nell’affrontare una consulenza online. Questo perché tale modalità le aiutano a superare l’impasse di emozioni di ritegno, imbarazzo o vergogna che altrimenti proverebbero in studio faccia a faccia.


 

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